Discariche chiuse
Una volta esaurita la volumetria di deposito, si procede alla chiusura definitiva; da qui il termine discarica chiusa.
ACR ha l’incarico di sorvegliare le discariche chiuse di Valle dalla Motta, Casate, Croglio, Pizzante, Nivo, verificando le emissioni liquide e gassose e gestendo le procedure di rinverdimento della superficie.
La postgestione delle discariche è un processo lungo e deve favorire e accelerare l'integrazione della discarica nell'ambiente.
Occorre stabilizzare nel tempo i processi di reazione chimica nel corpo della discarica, contenere le emissioni di percolato e biogas in ambiente e valorizzare il biogas nella maggior misura possibile.
In generale sono necessari più di vent’anni dalla sua chiusura per raggiungere una stabilità biologica sufficiente che permetta di lasciarla evolvere spontaneamente.
ACR si fà carico della sorveglianza dei gas e delle acque di percolazione.
Biogas
Il biogas prodotto da tutte le discariche viene captato per tenere sotto controllo l’emissione in superficie e per eliminare le migrazioni verso l’esterno delle discariche.
Viene aspirato tramite dei pozzi e convogliato al trattamento o emesso in atmosfera.
Per prevenire l’effetto serra ACR ha portato a termine dei progetti per la combustione del metano, anche a bassa concentrazione, in torce, nonostante le emissioni di metano delle discariche siano in continua diminuzione.
Nell’ambito di progetti di compensazione di CO2, ACR nel 2006 ha messo in funzione una torcia presso la discarica di Croglio, nel 2015 la discarica del Pizzante e nel 2017 presso la discarica di Valle della Motta.
Grazie all’utilizzo di queste torce, la riduzione di tonnellate di CO2 equivalenti è pari a circa l’80% e corrisponde alla mancata emissione di 100'000 volte il percorso in auto da Chiasso a Basilea e ritorno.
Ricoltivazione
Quando il riempimento con i rifiuti è terminato la discarica viene ricoperta con materiale adeguato e se ne ricoltiva la superficie per permettere l’insediamento della vegetazione e il reinserimento nel paesaggio circostante.
Per quanto riguarda la discarica chiusa di Valle della Motta e del Pizzante, la realizzazione del rinverdimento proposto con piani di ricoltivazione, ha permesso di ricreare sulla discarica un ambiente molto diversificato, in grado di favorire l’insediamento di numerosi vegetali e animali indigeni.
Anche le altre discariche chiuse sono state rinverdite secondo un piano di ricoltivazione coordinato con le autorità.
Per gestire la discarica vengono promossi interventi di manutenzione mirati secondo le varie tipologie vegetali (es. prati magri, ecc.).
Inotre ACR promuove la lotta contro le neofite (es. ambrosia, poligono del Giappone, ailanto).
In alcuni casi come a Valle della Motta e al Pizzante sono stati realizzati degli interventi di compensazione naturalistica come previsto dalle licenze edilizie, che vengono controllati scientificamente secondo dei programmi specifici.